lunedì 23 novembre 2009

SESSANTOTTO E DINTORNI (16): le regole dell'autostop

Il rituale dell’autostoppista perfetto era immutabile e le regole per viaggiare senza problemi erano codificate. Quell’anno, per divertimento, stilai delle norme di comportamento dell’autostoppista: un breve galateo che intendevo far tradurre in diverse lingue, per farne omaggio ai compagni di avventura.
Le prescrizioni, distillato di intuito psicologico, esperienza e scambi culturali transnazionali, erano le seguenti:

1. L’abbigliamento dell’autostoppista deve essere in ordine e l’igiene particolarmente curata, per superare il primo impatto visivo: non sono consentite scarpe sporche, vestiti trasandati, aspetto trascurato, sudore, polvere, bagagli trasbordanti, bastoni, cartocci alimentari in vista, bottiglie in mano,…;
2. il pollice “recto” deve essere mostrato senza titubanza, col braccio ben teso; non è necessario agitare la mano;
3. lo sguardo deve essere tranquillo e fisso sugli occhi dell’automobilista in arrivo che deve sentirsi direttamente “puntato” e personalmente interpellato;
4. l’espressione del viso deve essere bonariamente serena, in modo da far superare la diffidenza e nello stesso tempo far capire che il passaggio richiesto non è dovuto ad una sgradevole emergenza;
5. se l’automobilista in arrivo accenna a rallentare è necessario elargirgli un sorriso più vistoso, per esprimere approvazione e mostrare riconoscenza;
6. prima di salire in macchina è bene ringraziare per la gentilezza e salutare;
7. è poi consigliabile scuotere la polvere dalle scarpe, con lo stesso gesto di riguardo che si usa prima di entrare in casa d’altri;
8. può essere segno di garbo fare il tentativo di accomodarsi sui sedili posteriori per non apparire invadenti, anche se poi in concreto nessun automobilista accetta di avere uno sconosciuto alle spalle;
9. se l’automobilista non dispone diversamente, è buona norma tenersi borse e zaini sulle ginocchia o sotto il sedile accanto ai piedi, per non sciupare i sedili ma anche per esprimere la temporaneità dell’intrusione e la transitorietà della sistemazione;
10. le portiere vanno chiuse con delicatezza per comunicare un senso di rispetto nei confronti della proprietà altrui;
11. la prima informazione da dare all’autista deve riguardare, a scanso di equivoci, la destinazione finale del proprio viaggio, per consentirgli di valutare il tratto da percorrere insieme;
12. bisogna presentarsi dicendo nell’ordine nome, cognome, nazionalità, motivo del soggiorno, scopo del viaggio;
13. è assolutamente proibito togliersi le scarpe una volta accomodati, e bisogna evitare anche di liberarsi da maglie, giubbini o altri indumenti, per non dare l’impressione di una presa di possesso dell’abitacolo;
14. per la stessa ragione non ci si deve sdraiare, non bisognava occupare due posti, è sconveniente appoggiare la nuca allo schienale o al poggiatesta;
15. è assolutamente disdicevole soffiarsi il naso, grattarsi, sbadigliare;
16. è inopportuno spostare i sedili o modificarne l’inclinazione, abbassare i finestrini, toccare oggetti collocati sul sedile;
17. se sul cruscotto sono esibite in bella mostra le foto di figli o mogli, non è necessario esprimere valutazioni che apparirebbero inevitabilmente frutto di piaggeria e quindi fastidiose o imbarazzanti;
18. è disdicevole leggere i giornali dell’ospite o leggere libi propri, consultare guide, prendere appunti, ... estraniandosi e ignorando il dovere di intrattenersi con l’autista;
19. bisogna lodare le bellezze del luogo solo se lo richiede la conversazione e assentire con discrezione alle lodi rivolte alle bellezze dell’Italia;
20. è cortese interessarsi con educata cautela della professione o ascoltare le confidenze dell’occasionale compagno di viaggio, ma non è opportuno dilungarsi troppo o con eccessiva enfasi nel riferire di sé;
21. non si deve assolutamente cedere alla tentazione di snocciolare la propria biografia;
22. non è opportuno guidare la conversazione, cambiare argomento, mostrare eccessiva curiosità, fare domande indiscrete o esageratamente compiacenti, esprimere opinioni con troppa energia, emettere valutazioni drastiche, confutare opinioni espresse, contraddire, far trapelare disapprovazione,… ;
23. è disdicevole raccontare barzellette, anche se l’ospite ci fa partecipi di tutto il suo repertorio;
24. nel caso in cui sulla macchina ci dovessero essere altre persone è necessario fare in modo che la conversazione sia partecipata e circolare, non bisogna interrompere, prevaricare nel dialogo, intromettersi; …
......

1 commento:

  1. "... poiché una delle più grandi seccature dell'autostop è il dover parlare con innumerevoli persone, dar loro la sensazione che non hanno fatto un errore a prenderti su, persino divertirli, quasi, e tutto questo è un notevole sforzo quando si fa un lungo viaggio e non si ha in programma di andare a dormire negli alberghi."
    Jack Kerouac, Sulla strada.

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