domenica 6 giugno 2010

Rigurgiti

Non serve cercare appigli se tutto precipita con te.
Quello che sembra disorientamento esistenziale è in realtà una frantumazione metafisica; la transizione è un transito; il declino è un agonia.
L'amorfa indifferenza nasce dalla netta percezione che è calato un diaframma; l'inettitudine sociale, la rassegnazione, il senso di estraneità sono la reazione incontrollabile ed inevitabile alla espulsione.
L'utopia della palingenesi varrà per altri: quella a cui assistiamo è una degenesi.
Se verranno altri tempi, come si dice, saranno altri tempi; cioè tempi di altri.

1 commento:

  1. Da "La solitudine del satiro" di Ennio Flaiano.
    "Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia.
    In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco. Viviamo in una rete d'arabeschi".

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